Cesare Cremonini ed Elisa, una dichiarazione d'amore per il pop

“Secondo me il pop è un orizzonte. Però è un orizzonte che lascia un’ambiguità perfetta per il pubblico per rivivere quotidianamente le proprie esperienze”, ci aveva raccontato Cesare Cremonini quando l’avevamo intervistato per “Alaska baby” – album che univa la ricerca di forma canzone “alta” al pop, appunto.
Cesare Cremonini oggi torna a giocare con la canzone pop, con l'uscita della nuova “Nonostante tutto”, che rinnova la collaborazione con Elisa. Ma se i due, nell’album, avevano lavorato a una canzone eterea, elettronica, complessa e fuori dagli schemi come “Aurore boreali”, e avevano co-firmato la ballata “Un’alba rosa”, in “Nonostante tutto” – il nuovo brano inedito uscito oggi sulle piattaforme – esplorano proprio il pop, dichiarando il loro amore per il genere.
Un tormentone geneticamente modificato
“Nonostante tutto” è la versione “alta” e complessa di un tormentone: parte come una classica canzone di Cremonini, voce e tastiere, poi si apre in una cassa dritta con la voce di Elisa che ripete il ritornello in loop, aggiungendo un giro di piano da house anni ’90 Mentre i due cantano: “Sento una musica nella testa / La cassa atomica che ci pesta / Non c’è una logica, è una festa”. La canzone si evolve aggiungendo elementi elettronici, altri synth, drop e le due voci che si intrecciano. “Nonostante tutto” è una meta-canzone, una canzone che parla dell’effetto delle canzoni e del pop stesso. Racconta Cremonini:
‘Nonostante tutto’ è una dedica pop al mondo di oggi, che promette una felicità sofferta, germogliata dai semi della resilienza. Quel ‘nonostante tutto’ che Elisa canta in loop come un mantra è un riff commovente, diretto come il volto di una guerriera piena di cicatrici e ferite che però riesce a sorridere in modo ribelle davanti alle difficoltà. Il ritmo incalzante, ipnotico, del brano ti spinge a ballare nella tempesta, a seguire il beat per non cadere, per non mollare. ‘Nonostante tutto’ è una canzone elettronica ma anche cantautorale, il cui testo ti sprona a lottare e rialzarti, ricordandoti un piccolo miracolo che si compie tutti i giorni: la capacità di trasformare il dolore in gioia.”
La canzone è accompagnata da un video prodotto da Borotalco.tv con la regia di Enea Colombi e le coregrafie di Alessandro Ubaldi, che sembrano richiamare quelle del corpo di ballo di Martha Nichols sul brano dei Surf Rider diventato virale nelle ultime settimane.
Qua un dietro le quinte del video
La canzone è inclusa in una nuova versione di “Alaska baby” resa disponibile sulle piattaforme. L’album, dal 16 maggio, sarà disponibile in nuova edizione fisica in vinile e CD, che contiene anche la canzone.
La collaborazione tra Cremonini ed Elisa
Cremonini ed Elisa avevano annunciato la nuova collaborazione alla fine dello scorso febbraio con un post:
“Ci sono canzoni nascenti che stiamo scrivendo uno di fianco all’altra, producendo e creando in modo molto naturale, come se lo facessimo da sempre. Questo nostro amore artistico, esploso sul palco del mio ultimo tour, è una collaborazione molto importante per la mia vita e per la mia carriera, che ha già dato frutti come ‘Aurore boreali’ e ‘Un’alba rosa’. Ma erano solo le prime luci di qualcosa di molto più grande che stiamo scoprendo insieme giorno dopo giorno”, scrive Cremonini.
L’ex Lunapop e la cantante di Monfalcone insieme avevano appunto scritto e cantato le due canzoni per “Alaska baby”. Ma i semi di questa collaborazione risalgono all'ultima data del tour di Cremonini, tenutasi il 17 novembre 2022 al Forum di Milano, su “Poetica” (singolo del 2017 da “Possibili scenari” del bolognese) e nel medley di “Io e Anna” (brano di Cremonini) e “Anche fragile” (di Elisa), tre brani in inedite versioni dal vivo resi poi disponibili in download digitale. A proposito di quel duetto Elisa ricorda:
“Nell’istante in cui Cesare mi ha mandato il primo messaggio per invitarmi a cantare con lui nell’ultimo concerto del suo tour, io avevo letteralmente il telefono in mano per cercare online le date del suo spettacolo che volevo assolutamente vedere. Cesare è un artista che amo e che trovo geniale, sia per la scrittura che per quello che sa esprimere sul palco. È stata una coincidenza assurda e da lì si è aperto un flusso creativo fortissimo; nel progettare e immaginare la performance che avremmo fatto, abbiamo scoperto una grande sintonia, artistica e umana”.
Questa la nostra intervista a Cesare Cremonini in occasione dell’uscita di “Alaska Baby”